Impara ad ascoltarlo e starai bene.
Siamo abituati a considerare il nostro CORPO come un INSIEME DI SINGOLI PEZZI che quando si rompono devono essere riaggiustati. Ci rivolgiamo al MEDICO come si fa con un MECCANICO e lui, oramai troppo spesso, ci tratta proprio come un’auto da riparare.
Ma L’ESSERE UMANO NON È UN OGGETTO, noi non siamo solo corpo ma anche mente e spirito, è folle credere di poter guarire qualcuno senza considerarlo nella sua completezza.
Un SINTOMO ESPRIME sempre una DICOTOMIA fra ciò che vorremmo essere e ciò che dobbiamo essere, fra cosa vorremmo fare e cosa riteniamo sia doveroso fare, fra cosa diciamo e cosa vorremmo poter dire….
Se non riusciamo ad esternare un sentimento, se conduciamo un’esistenza troppo distante dal nostro essere, se siamo vittime del passato nostro e della nostra famiglia allora il corpo ce lo segnala.
Il sintomo, esattamente come la spia di un motore, ci dice che qualcosa si è guastato e che se non lo sistemiamo al più presto il meccanismo si incepperà.
OGNI SINTOMO HA UN SIGNIFICATO, talvolta di facile comprensione, altre volte invece il percorso è più intricato, serve un’indagine più attenta ed approfondita. Se il sintomo è banale possiamo anche interpretarlo da soli, basta un po’ di allenamento ma se non è immediatamente riconducibile ad un’esperienza o ad un’emozione, se esprime qualcosa di nascosto in fondo alla nostra zona d’ombra allora serve che qualcuno ci aiuti.
L’occhio non può vedere se stesso, ha bisogno di uno specchio.
IL CORPO PARLA PER DIRCI QUALCOSA CHE NON VOGLIAMO SENTIRE, lo fa dapprima con disturbi lievi che, se continuiamo ad ignorarli, si aggravano fino alla malattia vera e propria.
La domanda da porsi è sempre la stessa: cosa mi sta dicendo questo mal di testa? Cosa vuole dirmi il ginocchio gonfio? Cosa mi costringe a fare o a non fare il mio mal di schiena?
Se intuisci la risposta il sintomo svanisce, come per magia.
Ci tengo a precisare che ciò che dico non ha carattere di scientificità, come del resto la maggior parte delle così dette terapie alternative, non sono un medico, sono soltanto un’attenta osservatrice dell’animo e del comportamento umano. La possibilità di confrontarmi con tantissime persone mi ha permesso di verificare e ampliare alcune teorie diffuse fra chi apre la mente a percorsi di guarigione meno meccanicistici.
Tornando al sintomo, non credo in una simbologia universale, in un’interpretazione uguale per tutti.
Come nell’interpretazione di un sogno è necessario conoscere a fondo il soggetto, allo stesso modo, per dare il giusto significato al sintomo, è fondamentale conoscere il vissuto e il sentire di chi lo manifesta.
Cerchiamo di non cadere nella banalizzazione e nella mercificazione di UNO STRUMENTO CHE PUO’ davvero ESSERCI DI GRANDE AIUTO nella ricerca del benessere.